Liegi-Bastogne-Liegi 2019, Nibali ci riprova: “Arrivo con buone sensazioni. Finale veloce, bisognerà attaccare prima”

Vincenzo Nibali arriva con grande fiducia all’appuntamento con la Liegi-Bastogne-Liegi 2019. Reduce da un Tour of the Alps corso alla garibaldina e concluso sul gradino più basso del podio della classifica generale, l’alfiere della Bahrain-Merida non parte da favorito ma da outsider di lusso nella classica Monumento alla quale ha partecipato più volte in carriera. Già ai nastri di partenza della Doyenne in ben 13 occasioni, lo Squalo non ha preso il via della prova che chiude il trittico delle Ardenne soltanto nel 2017, partecipando a tutte le altre edizioni dal 2005 in poi. Per lui un rapporto di amore e odio con una corsa che lo ha stregato sin da subito e che mai è riuscito a conquistare, con la beffa del secondo posto del 2012, quando si spense sulla salita finale di Ans venendo riacciuffato e saltato dal kazako Maxim Iglinskiy, che raccolse quel giorno il successo più prestigioso della sua carriera.

Parlando alla vigilia della gara, il 34enne messinese ha ripercorso il file rouge con la Decana: “L’ho scoperta al primo anno da professionista – raccoglie La Gazzetta dello Sport – e me ne sono innamorato subito […] Anche se mi sono specializzato nei Grandi Giri, l’ho corsa sempre o quasi. Sono arrivato secondo nel 2012, in generale ho sempre cercato di dare tanto, ma mai è bastato per la vittoria. Serve il 200% per il successo. Ancora adesso, la Liegi mi fa battere il cuore”, ha ammesso in una vigilia condita di grandi speranze.

Nonostante i buoni segnali evidenziati al Tour of the Alps, il vincitore di tutti e tre i Grandi Giri è consapevole di partire un gradino indietro rispetto a chi ha già preso parte alle altre Classiche ed è reduce dalle prime due prove sulle Ardenne: “In settimana ho avuto buone sensazioni, ma si trattava di tappe in media da 150 chilometri. Ed è mancato il confronto con tanti dei rivali che saranno qui e vanno molto ma molto forte. Altra incognita è il meteo, più sara brutto e più potrà condizionare la gara. I temporali mi hanno accolto all’arrivo e ho preferito pedalare sui rulli”.

Il nuovo percorso è un’incognita per molti ma può regalare un finale decisamente più incerto, sulla scorta di quanto avvenuto anche domenica scorsa all’Amstel Gold Race: “Il finale è molto veloce – sottolinea Nibali – completamente differente e ridisegnato rispetto a quello che abbiamo sempre fatto. Inevitabilmente porterà i corridori ad attaccare prima”. Tra poche ore sarà la strada a rivelare se si tratti di un consiglio per gli avversari  o di un’indicazione per sé stesso.

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